Yakuza 3

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Slyfer94
view post Posted on 3/6/2009, 19:22




Mai dire banzai...

Un samurai di nome Miyamoto Musashi, con un nuovo nome (Kazumanosuke Kiryu), in un Giappone antico e oramai perduto, che persiste solamente nella memoria del popolo nipponico e che ci è stata tramandata tramite libri e film. Questa è, a grandi linee, quel che è possibile leggere in molti, importanti, siti internet, italiani ed esteri, ed in diverse riviste specializzate del settore videoludico, che parlano di Yakuza 3 (alias Ryū ga Gotoku 3). SEGA, publisher del gioco, non ha sicuramente fatto, in questo caso, un lavoro irreprensibile sul versante “comunicazione e marketing”, ciononostante desta non poca ilarità (e qualche perplessità) il fatto che il gioco sinora menzionato ed il contesto storico attribuito al terzo capitolo ufficiale della saga sia completamente diverso da quanto, molti, professano di aver provato. Il Giappone del 1600 fa parte sicuramente dell’universo della serie Ryū ga Gotoku, ma appartiene allo spin-off che porta il nome di Yakuza Kenzan, cronologicamente terzo capitolo della serie lanciato in Giappone ben oltre un anno fa, e non a Yakuza 3, effettivamente quarto esponente della famiglia e diretta prosecuzione della storia uscito lo scorso Febbraio, di cui vi proponiamo la recensione in versione import.

La verità è... più recente!

Lasciando ad altri il compito di giudicare certi articoli o certe metodologie lavorative, è bene contestualizzare nuovamente, per fare un pò di chiarezza, l’attesissimo Yakuza 3, che ci rimette nei panni dell’indiscusso protagonista della serie, Kazuma Kiryu, in un tempo relativamente prossimo al finale del precedente capitolo della saga, che ci riporta a vivere direttamente la cara vecchia Tokyo (con l’immancabile club Stardust) e che ci trasporta anche in una nuova location, Okinawa. Il nostro protagonista è però piuttosto cambiato rispetto agli anni passati, ed ha preso in gestione un orfanotrofio, che gestisce insieme ad Haruka, la sua figlia adottiva, proprio sulla splendida isola nel mare del sud del Giappone. Una vera e propria fuga dalla vita di violenza a cui il protagonista ci aveva abituato, che ci mostra finalmente quanto accaduto dopo il finale di Yakuza 2. Purtroppo per lui il proprietario del terreno su cui è edificata la struttura viene spinto costantemente dal governo locale, e da oscure manovre, a cedere il terreno, mettendo il buon Kazuma in una serie di situazioni a dir poco spiacevoli.

Che cambiamento!

Neanche a dirlo, Yakuza 3 è chiaramente legato, a livello di meccaniche di gioco, ai suoi predecessori, tuttavia apporta una serie di migliorie ed innovazioni di un certo rilievo che contribuiscono a rendere il prodotto complessivamente molto più completo ed, in qualche modo, simile ad un Grand Theft Auto IV, con una anima free-roaming che detta legge. Entrambe le location sono infatti completamente esplorabili (a livello della strada) ed è possibile accedere in diversi negozi ed in moltissimi locali, come i bar, dove scopriremo ben presto una “piccola” parte delle novità che si nascondono all’interno di Yakuza 3, titolo di genere action che si dimostra, ancora una volta, piuttosto poliedrico e multi genere. Infatti anche in questo terzo capitolo sono presenti tanti minigiochi, ben oltre la ventina, che contribuiscono sensibilmente nel ricreare in maniera verosimile la vita di una comune persona, che è libera di andare a giocare a golf, a bowling, fare due tiri con le immancabili freccette oppure cimentarsi in qualche ardita prestazione canora al karaoke. Grandi cambiamenti anche nella gestione del sistema di combattimenti, che beneficia ora di inquadrature ancor più suggestive, nuove mosse e molteplici armi a disposizione per gli scontri (e, non lo neghiamo, con il nunchaku il divertimento è certo non poco). Molto interessante peraltro, rimanendo in tema di mosse e colpi, la trovata di permettere a Kazuma di osservare ed imparare le mosse effettuate da altri personaggi all’interno del gioco, attraverso una pressione in sequenza di una serie di tasti.

La visione giapponese

I giapponesi hanno uno spiccato senso estetico e la maniacale cura riposta nel comparto grafico, nonostante alcune incertezze, ne è la diretta prova. Considerevole il miglioramento nell’impatto grafico del titolo, anche rispetto a Kenzan, con ambienti piuttosto curati, sebbene alcune textures non siano propriamente eccellenti, con una enorme quantità di persone e veicoli in movimento sullo schermo, con una buona possibilità di interazione con personaggi ed oggetti (alcuni dei quali potranno essere usati anche nei combattimenti). Ossessiva la cura nei dettagli, che hanno permesso di ricreare in maniera molto fedele l’atmosfera e, soprattutto, le città, ricche di dettagli, colori ed animazioni. Grande attenzione è stata riposta anche nei modelli poligonali dei personaggi, che, soprattutto nella mimica facciale, contribuiscono sensibilmente a donare a Yakuza 3 un aspetto molto prossimo al fotorealismo, tuttavia nel corso della prova hanno destato alcune perplessità le animazioni dei personaggi, a volte sgraziate e poco realistiche, similarmente ai precedenti capitoli della saga. Discorso a parte poi per le cut scenes, da sempre punto forte della saga, che in Yakuza 3 sembrano essere giunti quasi ad una equilibrata perfezione artistica, con animazioni ottime ed espressioni iper-realistiche, con una regia a monte che dona a questi piccoli “film” un taglio forte, crudo e a volte drammatico: un tipo di regia di stampo prettamente nipponico. Merita una menzione anche il comparto audio, che beneficia di uno strepitoso doppiaggio originale, di una buona OST (se si escludono le musiche dei karaoke...ma sono orribili anche nella realtà, quindi...) ed ottimi effetti audio.

In conclusione

Yakuza 3 è a tutti gli effetti uno dei migliori prodotti di questa next-gen, con una sapiente regia a monte ed una realizzazione tecnica di ottimo livello. Purtroppo, come White Knight Chronicles, è uno dei giochi che potremmo non vedere anche qui da noi in Europa, viste le perplessità di SEGA nel pubblicare in occidente un videogame caratterizzato da molti elementi cari ai nipponici ma sconosciuti, ed alcuni indigesti, a noi europei. Al momento Yakuza 3 presenta un sostanziale difetto: la barriera inter-culturale. L’idioma e la tipologia di gioco sono al momento forse poco adatti ad una vasta platea al di fuori dei confini del Sol Levante, ciononostante la speranza è, come si dice, l’ultima a morire, e chissà che tra non molto tempo sia possibile avere qualche piccola apertura da parte del publisher per una conversione.
 
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panza3000
view post Posted on 4/6/2009, 11:07




lo visto e davvero bello io ho finito il 1 e dovrei giocare al 2 che e sempre per ps2 solo che nn lo trovo
 
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Slyfer94
view post Posted on 4/6/2009, 17:49




Già , molto bello come capitolo , il 2 é molto bello ma é difficile alla fine , l'1 ancora non ci ho giocato invece .
 
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naso4ever
view post Posted on 5/6/2009, 12:11




siiiiiiiiiiiiiiiii voglio il 2 e il 3
 
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panza3000
view post Posted on 8/6/2009, 13:31




naso prima comprati la ps3 poi ci puoi giocare io voglio il 2
 
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Slyfer94
view post Posted on 14/6/2009, 15:44




Il 2 é bello ma difficle Xd .
 
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5 replies since 3/6/2009, 19:22   32 views
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