Ar Tonelico: Melody of Elemia

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Slyfer94
view post Posted on 3/6/2009, 19:16




La melodia giapponese

Come già detto a più riprese (e, personalmente, sarà la duecento-ottantaquattresima volta che lo dico) il Giappone è sinonimo di videogame. Li sono nati i videogiochi, di ogni genere, e siamo stati noi, una volta tanto, a carpirne i segreti ed i significati. Paese che fa dell’iconografia e dell’arte uno dei cardini fondamentali su cui si basa la tradizione popolare, il Giappone ha imparato, e ci ha insegnato, in questi decenni a proporre videogames (e altre tipologie di prodotto, come i manga) di vario genere, con esiti spesso piuttosto felici, in termini di vendite e critica. Purtroppo però ci sono una serie di prodotti che, loro malgrado, non riescono sempre ad emergere nonostante qualità evidenti e tante idee alla base. Un discorso simile è già stato fatto, a più riprese, ed in particolare calza letteralmente a pennello con il videogame della mitica Gust, Ar tonelico II: Melody of Metafalica, JRPG di stampo anni ’90 con idee concrete e geniali, condite da una tecnica comunque interessante. Per lo stesso motivo è possibile mutuare il concetto e traslarlo sul predecessore di quel videogame, Ar Tonelico: Melody of Elemia, di cui vi parliamo in questa recensione e che, manco a farlo apposta, è stato sviluppato sempre dalla irriducibile Gust.

Una storia di nuovi mondi

Come moltissimi JRPG, anche Ar Tonelico: Melody of Elemia è ambientato in un mondo completamente di fantasia dove, in seguito ad enormi e tragiche catastrofi, gli esseri umani vivono in maniere radicalmente differenti. La maggioranza delle persone di Sol Ciel, il mondo fantasioso ideato da quei geniacci di Gust, vive in città costruite su incredibili isole volanti, tutte collegate alla misteriosa torre di Ar Tonelico, antica costruzione risalente al periodo precedente alle catastrofi. Qui, in questa incredibile torre, vive un esiguo numero di persone, disseminate lungo tutta la lunghezza della torre e noi ci troviamo sin dall’inizio del gioco ad impersonare uno di essi, Lyner Barsett, cavaliere in possesso di una grande forza e membro dei Cavalieri di Elemia, sacro ordine agli ordini di lady Shurelia, che hanno il dovere di proteggere la torre da chiunque ne minacci l’integrità. Nemmeno a farlo apposta, poco dopo l’inizio del gioco una misteriosa entità riesce a liberarsi dal limbo in cui era tenuto imprigionato da tempo immemore: un virus, simile ad una manifestazione fisica di un organismo cibernetico, che inizia la sua opera di distruzione e che minaccia il destino dell’umanità. In quanto eroi del gioco saremo chiamati ad affrontare moltissime peripezie per trovare l’unico oggetto in grado di sigillare nuovamente la creatura: l’Hymn Crystal Purger, che è situato in qualche remoto luogo alla base della torre. Nella fuga dalla torre Lyner si troverà catapultato nel mondo esterno di Sol Ciel, in mezzo alla comune gente, che vive con una tecnlologia molto semplice rispetto a quella a cui era abituato all’interno della torre. Nel corso dell’avventura Lyner incontrerà moltissimi personaggi, ma fondamentali all’interno del party che si andrà gradualmente formando sono le Reyvateil, esseri metà umani e per metà entità cibernetiche, “curiosamente” tutte di sesso femminile (evviaaa!), che hanno il particolarissimo potere di distruggere e guarire usando la musica ed il canto. La particolarità del mondo di Sol Ciel è infatti la torre di Ar Tonelico, che sembra essere l’origine di ogni cosa e che collega in qualche modo le nostre compagne di viaggio, permettendo loro di accedere a poteri preclusi alle normali persone.

I vecchi tempi!

Particolare. E’ questo il primo pensiero che viene in mente giocando ad Ar Tonelico: Melody of Elemia, che presenta a livello grafico, nonostante si tratti di un titolo PlayStation 2, una grafica bidimensionale composta essenzialmente da sprite e fondali isometrici. Era da tempo che il mercato videogames non proponeva soluzioni simili in Europa, se si escludono i titoli della serie Atelier Iris e pochi altri. Un genere che, purtroppo, sta andando pian piano verso una pensione obbligata dalla potenza delle console di nuova generazione. Tuttavia i più incalliti sostenitori dei JRPG non sono certo tipi da farsi abbattere da così poco (cosa saranno mai alcuni poligoni in più?), e troveranno grande piacere affrontando le avventure di questo piccolo capolavoro della Gust. Le sprite proposte sono tutte ineccepibili, ma i “problemi” a volte non mancano, purtroppo, per quel che concerne i fondali, realizzati con il caro vecchio sistema isometrico, qualche volta troppo piatte e monotone (una cosa inspiegabile su un gioco per PlayStation 2). Tuttavia la qualità visiva globale e il meraviglioso concept e character design riescono a compensare, con personaggi molto curati che interagiscono con noi tramite il sempre apprezzato sistema di cartelli e delle risposte multiple. A dir poco innovativo per il genere è il sistema di sviluppo dei personaggi, che non rimane vincolato al normale e semplice livello, agli HP ed agli MP. Infatti fulcro di Ar Tonelico: Melody of Elemia è lo sviluppo e la conoscenza dei vari personaggi da parte del protagonista. Se i normali PG possono crescere di livello, acquisire nuove armi ed aumentare le proprie specifiche tecniche, ben altro discorso è riservato alle Reyvateil, e nello specifico si tratta di Aurica e Misha, le due co-protagoniste del gioco. Compito nostro sarà infatti quello di esplorare la Cosmosfera di ognuna, che altro non è che un piccolo grande mondo che la Reyvateil ha costruito all’interno della propria mente. Esplorando la Cosmosfera, suddivisa in vari livelli di conoscenza, si otterranno molteplici risultati, che vanno dalla “semplice” conoscenza della storia e dei sentimenti del personaggio (e relativa intimità) sino alla possibilità di creare e sviluppare nuove e potenti magie (ovvero canzoni) alle nostre formidabili compagne di viaggio. Assolutamente da non sottovalutare l’aspetto della intimità, che in Ar Tonelico: Melody of Elemia porta numerosi vantaggi nei combattimenti, incrementando le armoniche e permettendo ai nostri colpi di essere più efficaci.

Un gioco basato sulla musica

Ar Tonelico: Melody of Elemia è un JRPG che potremmo definire come “musicale”, perchè proprio il suono è alla base di questo videogame, che presenta un comparto audio curatissimo, sia per quel che concerne il doppiaggio (originale giapponese: imbattibile!) che per le OST, suggestive ed impeccabili come nella maggior parte dei videogames nipponici. Nessuna modalità online (per foruna, diranno gli appassionati del genere), ciononostante la longevità di questo videogame è piuttosto elevata, con moltissime ore di gioco, anche se a volte la linearità di certi quadri e la relativa semplicità di gioco lasciano un pochino perplessi.

In conclusione

Gust è ancora una volta maestra nello sfornare JRPG di alto livello, ancorati al passato ma con tante idee innovative alla base. Ar Tonelico: Melody of Elemia è un prodotto convincente ed appassionante, con una curva di difficoltà certo non ripidissima ma che, in definitiva, riesce a farsi apprezzare con una storia coinvolgente e diversi colpi di scena. Un gioco imperdibile per i fan dei cari vecchi RPG orientali ed una chicca che anche i non appassionati farebbero bene a tenere in debita considerazione.
 
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panza3000
view post Posted on 8/6/2009, 13:32




bravo
 
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Slyfer94
view post Posted on 14/6/2009, 15:43




Grazie Xd .
 
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2 replies since 3/6/2009, 19:16   35 views
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