giochi prince of persia, una nuova avventura per il principe

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mr.panza
view post Posted on 20/2/2009, 18:18




andiamo dal'inizio per vedere cosa e successo:
Il gioco si svolge nella Persia "medievale". Passando attraverso l'India, in viaggio verso Azad, il Re Shahraman e suo figlio, il Principe di Persia, sconfiggono un potente Maharajah indiano con la promessa di onore e gloria. Dopo aver saccheggiato la città, trovano nelle stanza del tesoro una gigante clessidra piena di sabbia (le sabbie del tempo), un misterioso pugnale e la figlia del Maharajah, Farah, insieme agli altri tesori, e continuano il viaggio verso Azad. Un vecchio Visir, che ha tradito il Maharajah e aiutato il re Shahraman in cambio di una parte del bottino, chiede di avere il pugnale, dal tesoro del Maharajah. Ma Shahraman rifiuta di togliere a suo figlio il bottino della sua prima battaglia. Così il Visir, che desidera sfruttare il potere delle Sabbie nella clessidra per se stesso per diventare immortale e prendere il controllo del tempo, inganna il Principe facendogli aprire la clessidra. Quando il Principe usa il pugnale per rilasciare le Sabbie del Tempo dalla clessidra, le Sabbie distruggono il regno e trasformano tutti gli esseri viventi in orribili creature di sabbia. Solo il Principe, il Visir e la Principessa Farah, la figlia rapita del Maharajah, con pochi altri, rimangono immutati grazie agli oggetti in loro possesso: il pugnale del Pincipe, il bastone del Visir e il medaglione di Farah.


Il Principe e Farah, la figlia del MaharajahIn un viaggio per riparare il danno causato, il Principe, aiutato da Farah, cerca di annullare gli effetti delle Sabbie del Tempo usando il Pugnale nella sala della clessidra. Lo stesso pugnale dà al Principe il potere di controllare limitatamente lo scorrere del tempo e di uccidere definitivamente i mostri di sabbia. Nel corso dell'avventura Farah e il Principe si infatuano l'uno dell'altra. Tuttavia, il Principe capisce che Farah ha tutte le ragioni per odiarlo per aver conquistato la sua popolazione e sospetta che Farah pianifichi di rubargli il Pugnale del Tempo. Mentre il Principe dorme, Farah prende il Pugnale, la sua spada e cerca di far ritornare le Sabbie nella clessidra da sola, lasciando solo il medaglione al Principe. Quando il Principe la raggiunge, lei è attaccata dalle creature di sabbia, e muore cadendo attraverso il soffitto della Camera delle Clessidra sopra la Torre Aurora prima che il Principe possa salvarla.

Poco dopo, il Principe usa il Pugnale per far ritornare le Sabbie nella clessidra, e il Corso del Tempo ritorna al punto prima della battaglia contro il Maharajah. Come risultato, la relazione tra Farah e lui è solo un ricordo che possiede soltanto lui. Comunque, il Principe ha ancora il Pugnale, persino nel Passato. Va a trovare Farah per avvertirla del tradimento del Visir prima che le Sabbie siano liberate e le dà il Pugnale del Tempo. A questo punto, si scopre che tutta la narrazione del Principe nei menu e nelle scene tagliate dal gioco erano, in realtà, raccontate da lui a Farah, mentre tentava di avvisarla. Ma non appena il Principe condivide la sua storia epica con lei, deve affrontare il malvagio Visir, che ancora desidera ardentemente il Pugnale e la vita eterna.

Dopo averlo sconfitto e prevenuto l'apertura della clessidra, il Principe offre il Pugnale a Farah. Lei chiede perché lui aveva inventato una così fantastica storia e lui le risponde baciandola, ma subito dopo, riavvolge il tempo fino al momento prima del bacio e invece concorda con lei dicendo che è solo una storia. Mentre se ne va, lei gli chiede il nome e rimane ammutolita quando lui le dice di chiamarsi "Kakolookiyam", il nome di un eroe di una favola che la madre di Farah le raccontava quando era una bambina e che solo lei conosceva (durante la storia, Farah aveva già spiegato al Principe il significato della parola).
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poi cosa e successo?

Sette anni dopo aver usato le Sabbie del Tempo per tornare indietro nel tempo e riscrivere la propria storia e, quindi, sfuggire al proprio destino, il Principe si ritrova inseguito dal Dahaka, il Guardiano del Tempo, che è stato mandato per assicurare che il Principe muoia e riportare ordine al Corso del Tempo.

Cercando consiglio da un vecchio saggio, il Principe apprende dell'esistenza dell'Isola del Tempo - il posto d'origine delle Sabbie del Tempo - governata dall'Imperatrice del Tempo. Pensando solo a se stesso e alla sua sopravvivenza, il Principe salpa per l'Isola per impedire che le Sabbie del Tempo siano create e di conseguenza, il Dahaka non avrebbe motivo di perseguitarlo.

Molti ostacoli impediscono il raggiungimento dell'Isola e dell'obiettivo. Prima la nave è attaccata da un'armata condotta da una misteriosa donna in nero di nome Shahdee. Il Principe la affronta e durante il combattimento lei riesce a gettarlo fuori bordo; la nave del Principe viene affondata e l'intero equipaggio muore; tuttavia, il Principe riesce a sopravvivere e sbarca sull'Isola.

Girovagando per l'Isola, reincontra Shahdee, che lo insegue all'interno della fortezza dell'Isola. Accidentalmente, il Principe passa attraverso uno dei Portali della fortezza, che collega il Presente col Passato. Continuando la sua ricerca nel Passato, incontra Shahdee mentre cerca di uccidere una sconosciuta donna vestita di rosso, Kaileena. Il Principe combatte nuovamente contro Shahdee uccidendola e salvando Kaileena.

Il Principe chiede quindi a Kaileena di poter vedere l'Imperatrice del Tempo per esporre il suo problema, ma l'incontro gli viene negato e al Principe è affidato il compito di attivare due torri, che aprono la porta con la Sala del Trono dell'Imperatrice. Kaileena aiuta il Principe regalandogli la Spada del Serpente, che attiverà i ponti per raggiungere entrambi le torri, e in seguito, la Spada del Leone, un'altra arma più potente. Esplorando l'Isola, il Principe incontra una misteriosa creatura oscura. Subito dopo cercando di raggiungere la Sala del Trono, il Principe è attaccato dal Dahaka e per poco non muore, ma la creatura oscura irrompe nella Sala e viene uccisa al suo posto. Il Dahaka se ne va, quindi, senza uccidere il Principe. Il Principe, successivamente, riesce a raggiungere la Sala del Trono e scopre che Kaileena è l'Imperatrice del Tempo. Lei aveva mandato Shahdee per uccidere il Principe, lo aveva mandato nel pericoloso viaggio verso le torri e aveva anche maledetto la Spada del Leone... eppure il Principe non era morto.

Kaileena aveva, anche lei, provato a sfuggire al suo destino. Aveva visto che nel Corso del Tempo, sarebbe morta per mano del Principe, perciò, la sua preoccupazione era di sbarazzarsi di lui a qualsiasi costo. Shahdee, sentendo che la sua missione di salvare Kaileena era inutile, illogica e stupida, si era opposta a lei. Il Principe, riluttante, combatte e uccide Kaileena. Ritorna nel Presente, sperando di essere sfuggito al proprio destino, ma presto scopre che quando ha ucciso Kaileena, le Sabbie del Tempo erano state prodotte dal suo corpo. Capendo che è stato lui stesso la causa degli eventi che voleva prevenire, il Principe inizia a perdere le speranze, ma scopre la Maschera dello Spettro, che si dice abbia il potere di cambiare il destino. Quando indossa la maschera, si trasforma dello Spettro delle Sabbie, la creatura oscura che aveva visto in precedenza. I portali del tempo hanno un grande effetto su di lui in questo stato, permettendogli di rivivere gli eventi del Passato come Spettro (vede il suo incontro con lo Spettro dalla prospettiva opposta). Quando raggiunge il punto in cui lo Spettro salva il Principe dal Dahaka, lui invece lascia che il Dahaka uccida "l'altro" Principe, facendo sì che la Maschera si stacchi e ritorna al punto in cui lui stava per entrare nella Sala del Trono.

Il Principe si rende conto che potrebbe non riuscire ad evitare la morte di Kaileena, ma se lui la uccide nel Presente piuttosto che nel Passato, le Sabbie non verranno create prima che lui le abbia usate, e con ciò scapperebbe dal suo fato. Il Principe riaffronta nuovamente Kaileena e la spinge in un portale che la porti al Presente. A questo punto il finale si divide, a seconda che si abbia trovato o meno tutti i miglioramenti della salute e acquisito l'ultima arma, la Spada dell'Acqua.

Senza la Spada dell'Acqua (finale alternativo): il Principe e Kaileena combattono di nuovo e il Principe la uccide. Dopo il combattimento, appare il Dahaka ma ignora il Principe e prende il corpo di Kaileena (siccome lei ora è una che è sfuggita dal Corso del Tempo). Il Dahaka dopo prende il Principe ma solo per togliergli il Medaglione del Tempo. Essendo scampato al suo destino, il Principe salpa per Babilonia.

Con la Spada dell'Acqua (finale vero): il Dahaka appare e afferra Kaileena (Perche lei appartiene al passato e non ha il permesso di viaggiare nel presente). Comunque, il Principe scopre che il Dahaka è debole contro la sua Spada dell'Acqua. Il Principe allora combatte contro il Dahaka e riesce a sconfiggerlo, aiutato da Kaileena, che adesso crede nel principe e nella possibilità di cambiare il proprio destino. Sia il principe che Kaileena sfuggono al proprio destino, alla loro morte e si innamorano l'uno dell' altra. Questo è il finale che si ricollega all'inizio del terzo capitolo.

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e la storia continua........
I Due Troni è il seguito di Spirito Guerriero, nel quale il Principe uccide il Dahaka e riesce con successo ad alterare il destino di Kaileena (L'Imperatrice del Tempo). Mentre sono su una nave in rotta per la sua città natale, Babilonia, il Principe getta il suo medaglione magico fuori bordo, credendo che non gli servirà. Aveva promesso a Kaileena che nessuno le avrebbe fatto del male a Babilonia, ma mentre ritornano, rimane inorridito nel trovare la città in fiamme infuriata dalla guerra. La sua nave è attaccata e lui e Kaileena vengono gettati fuori bordo. Kaileena viene fatta prigioniera dopo essere naufragati sulla spiaggia.


Il protagonista durante un combattimentoDopo aver combattuto attraverso le vie della città, il Principe scopre che come risultato dei suoi sforzi nell'Isola del Tempo per prevenire la creazione delle Sabbie del Tempo, gli eventi del primo gioco, non sono mai accaduti quindi il Visir non è mai stato ucciso. Peggio, lui ora possiede la clessidra vuota, il pugnale del Tempo e il bastone magico. Il Visir è ora alla ricerca delle Sabbie del Tempo e ha catturato l'Imperatrice del tempo per averle. Appena il Principe trova Kaileena, il Visir la uccide e rilascia le Sabbie del Tempo, che colpiscono e mutano i soldati del Visir in orribili mostri di sabbia. Dopo, colpendosi con il Pugnale da solo, il Visir si trasforma in una terrificante creatura alata immortale. Il Principe viene colpito anche lui dalle Sabbie del Tempo, sebbene gli effetti su di lui non saranno rivelati fino a dopo.


Il Principe oscuroLe Sabbie del Tempo, liberate, causano il crollo del palazzo e quindi il Principe cade ma riesce comunque a rubare il Pugnale del Tempo. In seguito, il Principe scopre che le Sabbie del Tempo lo hanno diviso in due personalià: il suo solito se stesso, che per quanto pieno di difetti si sforza ad essere buono e nobile; e il "Dark Prince" che rappresenta gli aspetti più crudeli, avari e arroganti della sua psiche e si manifestano con una voce profonda, cinica e aspra. Ogni volta che il Dark Prince è dominante - in assenza di acqua e quando è nutrito dalla rabbia e dalla paura del Principe - il Principe assume la sua oscurità, mutando il suo corpo ma lasciando la sua mente intatta. Nel suo stato naturale, il danno subito delle Sabbie è limitato ad una ferita luminosa sul suo braccio e la sua spalla sinistra, dove le Sabbie hanno fuso una catena di lame taglienti, conosciuta come la "Diggertail", nella sua carne. Il Principe è allarmato nello scoprire che la ferita aumenta sempre di più ogni volta che si trasforma nel Dark Prince.

Nel frattempo, il Visir ha trasformato il suo esercito (e anche qualcuno della popolazione di Babilonia) in mostri di sabbia. Mentre cerca un metodo per sconfiggere il Visir, il Principe, una volta incontrata di nuovo Farah, che non si ricorda di lui e rimane sorpresa nel sapere che il Principe conosce il suo nome. Anche se inizialmente lei è restia con il Principe, dopo accetta di aiutarlo a sconfiggere il Visir.

Mentre viaggiano insieme, il Principe continua a resistere alla lotta interna tra le sue nobili aspirazioni (che risuonano con la brava e compassionevole Farah, che sta maturando sentimenti nei suoi confronti) e il Dark Prince, la cui voce è un costante ricordo delle tendenze più oscure del Principe. L'affetto crescente del Principe per Farah lo costringe a comprendere una prospettiva altruistica, iniziando con l'interesse per Farah e aumentando in compassione per la sua gente oppressa. Il Principe si accorge, però, che il Dark Prince, che afferma di essere parte di lui, è infatti un mostro di sabbia che sta sfuggendo al suo controllo. Un particolare gesto eroico ed altruista segnano una svolta decisiva nella missione perché il suo eroismo ispira una nuova speranza nella popolazione. Con i loro spiriti risollevati nel sapere che il loro Principe combatte per salvarli dal Visir, loro creano un esercito in sua difesa e forniscono abbastanza diversivo per permettere al Principe e a Farah di entrare attraverso le orde dei guerrieri di Sabbia a guardia del palazzo.


ZervanIl Principe e Farah non appena entrano nella sala del trono, vengono attaccati da un'imboscata del Visir che cattura Farah e getta il Principe in un pozzo vuoto e sopravvive solo trasformandosi nel Dark Prince. Mentre procede nel pozzo, la voce del Dark Prince cresce sempre più forte e ostile, alimentata dalla mancanza d'acqua e dalla disperazione del Principe. Il Principe alla fine riesce, in una stanza buia, a ritrovare suo padre, il re Shahraman, senza vita sul pavimento. Sopraffatto dal dolore e schernito dal Dark Prince, il Principe finalmente riconosce la sua propria immaturità e i suoi costanti sforzi per non commettere errori. Decide di non passare mai più lungo quel percorso e accetta la conseguenze delle sue azioni. Con questa decisione, zittisce il Dark Prince e riprende la sua forma naturale senza l'uso dell'acqua. In seguito prende la spada del padre, raggiunge la torre e completa la sua missione.

Usando il Pugnale del Tempo e la spada del padre, il Principe riesce a sconfiggere il Visir e a liberare Farah. Con la morte del Visir, il suo esercito svanisce e l'anima di Kaileena è liberata dal suo corpo grottesco. Lo spirito di Kaileena ringrazia il Principe ripulendolo dalla corruzione delle Sabbie e rimuovendogli la Diggertail poi lascia il mondo attuale per un altro più adatto alla sua presenza e porta il Pugnale del Tempo con lei. Comunque, mentre il Principe si piega per raccogliere la corona del padre, si imbatte in un guerriero oscuro, come profetizzato alla fine di Spirito Guerriero. Il guerriero oscuro si trasforma nel Dark Prince che srotola la sua Diggertail e tira il Principe nella propria mente dove i due combattono per il controllo. Con alcuni aiuti da parte di Farah, il Principe capisce che la battaglia all'interno del demone serve solo ad alimentarlo e lo intrappolerà per sempre nel suo regno. Alla fine segue Farah e scende una scala che porta ad una luce brillante. Privato della rabbia, avidità e superbia, il Dark Prince è finalmente sconfitto. Il Principe si sveglia nel mondo reale nel caldo abbraccio di Farah.

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e ancora l'avventura continua......
Qualche secolo fa, in un posto del tutto sconosciuto all’Uomo, c’erano un gruppo di esseri che parlavano animatamente attorno ad un tavolo rettangolare. La stanza era grandissima: il tavolo rettangolare era al centro della sala, molti vasi con molte piante di vario genere, erano appoggiati ai muri rendendo la sala più accogliente. Le pareti erano del colore delle viole, alcuni quadri raffiguranti strani esseri erano attaccati ai muri.
Il soffitto era nero, e una finestra aperta sopra di esso lasciava entrare qualche raggio della luce di un sole molto più splendente di quello terrestre. Da un grande finestrone, si poteva osservare l’incredibile spettacolo che si presentava all’esterno della sala: molte case componevano un villaggio grandissimo popolato da Uomini e creature di un altro mondo. Creature con quattro gambe e altrettante braccia, convivevano con il genere Umano. I prati verdeggianti costellavano l’ambiente di un odore che rendeva tutti felici, tutti erano cortesi con tutti. Ma dentro il palazzo principale, all’ultimo piano, nella stanza rettangolare, si respirava un’aria di agitazione e curiosità.
Un’assemblea formata da dieci esseri attendeva che arrivasse il presidente della riunione, il governatore di quel fantastico posto, il grande dio Mithra.
Gli esseri che stavano in quella sala erano antichi dei che erano stati richiamati all’assemblea, il Gran Consiglio, che si teneva ogni cento anni terrestri per prendere decisioni drastiche che avrebbero deciso le sorti dell’Umanità. Ma qualcosa di grave era successo da poco tempo, infatti, dopo sette anni terrestri, l’assemblea si riuniva per discutere di una situazione che non poteva più andare avanti così. Era successo qualcosa di molto grave: poteva essere il capolinea per l’Umanità.
La porta principale della sala si aprì di colpo con uno schianto, i presenti in aula si zittirono e allo stesso tempo si alzarono alla vista di tre esseri che, con passo spedito e convinto, si avvicinavano al tavolo. I tre presero posto, e tutti si sedettero.
L’Essere che stava al centro aveva una faccia prolungata, una barba piuttosto bianca ma ben curata, era corpulento e i duri lineamenti del volto rivelavano moltissimi secoli di esperienza e stress.
“Buongiorno, signori miei!” disse questo.
“Buongiorno, Grande Mithra!” risposero gli altri.
“Avete tutti ricevuto l’invito che spiegava, anche se in modo piuttosto schietto, il motivo di questo improvviso raduno a distanza di sette anni terrestri. Ah… Anubis, vedo che ci sei pure tu, nonostante non sia stato invitato!” disse sorpreso.
Una creatura con il volto da sciacallo, fece cenno al dio con indifferenza. Era seduto in fondo al tavolo, in un posto pieno di ombra; un lungo mantello dava alla divinità un aspetto ancora più misterioso di sempre.
“Ho ritenuto che la mia presenza fosse necessaria in una situazione del genere!” rispose.
“Giusto… Allora: negli ultimi sette anni, si è verificato un evento increscioso; un giovane Principe Persiano ha liberato le Sabbie del Tempo, distruggendo una nazione intera. Abbiamo mandato il guardiano del Tempo, il dio Dahaka. Eppure quest’ultimo è stato ucciso e il giovano guerriero è riuscito a scampare alla sua sorte. La legge del Destino, come tutti sappiamo, è stata creata dal Dahaka stesso, e nonostante la sua dipartita dal regno degli dei, la legge persiste ancora!”spiegò.
“Abbiamo perso anche un semi-dio, il grande Zervan è stato sconfitto una settimana terrestre fa.” Disse un componente dell’assemblea con tre corna, una coda e la pelle rossa.
“Sono a conoscenza pure di questo fatto, ma non è un grave problema, anzi: il Principe ci ha fatto un grande favore impedendo ad un comune mortale di diventare una divinità con la prepotenza delle Sabbie. A cui continuava a sottoporsi!” rispose.
“Capisco…”
“Allora, vi ho convocati oggi qui dentro perché vorrei che insieme decidessimo di nascondere le Sabbie del Tempo, in modo che nessun altro le possa trovare, così da rischiare di diventare un semi-dio! Kaileena, se non sbaglio tu sei la più anziana dell’assemblea, e la causa di ciò che è successo negli ultimi sette anni è solo tua, giusto?”
Una ragazza dal corpo delicato e flessuoso si alzò per rispondere: aveva un abito rosso che consisteva in una lunga gonna spaccata nel mezzo e una maglietta che ricopriva solo il seno. Una lunga chioma di capelli neri che le ricadeva dietro le spalle per andare a finire appena sopra il fondoschiena, metteva in risalto due occhi verdi profondo.
“Ebbene si, mio Signore: non vi sbagliate, sono la più anziana del Consiglio e non vi sbagliate neppure sul fatto che sono la causa di ciò che è successo! Ma come può sapere, ho cercato di fare il possibile per impedire al giovane Principe di cacciarsi in guai più grossi di lui, ci sono riuscito sull’Isola del Tempo, ho accettato l’idea di seguirlo nella sua città, ma non credevo che le Sabbie sarebbero state riaperte di nuovo a causa di un Visir assetato di potere. Sono la prima dea umana, ho creato le Sabbie del Tempo miliardi di anni fa, non conoscendone gli effetti non credevo che potesse succedere una cosa del genere!” spiegò senza nessun segno di vergogna. La ragazza sembrava, invece, piuttosto orgogliosa del suo discorso, quasi si vantasse, e parlava guardando tutti, non riuscendo a raggiungere lo sguardo di Anubis, per poi posare gli occhi sul dio.
“Si Kai, ma devi trovare un rimedio per evitare una tragedia. Pensavo che potevamo tenerle noi…”
“Non è possibile: ho creato le Sabbie del Tempo in modo che potesse nuocere a voi dei. Per voi è come veleno, potrebbe essere l’unica cosa in grado di uccidervi!”
“Perché avresti creato una cosa del genere, mia cara?” chiese una divinità che dalla voce doveva essere femmina, ma l’aspetto non lasciava penetrare alcun segno del sesso.
“Chiedetelo a Mithra, forse potrebbe darvi una risposta!” rispose Kaileena.
Tutti osservarono il dio, e poi la ragazza. Anubis era l’unico a sapere del disguido che c’era stato agli albori dell’Universo tra il dio Mithra e la prima Daeva. La prima divinità umana in assoluto, l’unico essere del tutto perfetto e immortale. Se il dio Mithra aveva creato il suo paradiso senza tempo, voleva che anche la Terra fosse senza tempo. Ma Kaileena interferì suggerendo che tanto meglio era che l’Uomo restasse in paradiso, piuttosto che vivere in un mondo che poteva essere la copia perfetta di un posto che sarebbe stato, in futuro, la nuova casa degli Uomini.
Il dio dovette sottomettersi al volere della ragazza: un po’ per curiosità, un po’ per rispetto verso la prima Daeva. Così Kaileena creò le Sabbie del Tempo, ma le creò in modo che solo un essere umano, o una divinità umana, potesse manipolarle. Aveva paura che il dio potesse eliminarle.
“Hemm… Tralasciando certi punti non coerenti all’argomento… Cosa ci suggerisci di fare a questo punto, Kai?” chiese imbarazzato in dio.
“Abbiamo due possibilità: fondere la Clessidra delle Sabbie con il Nucleo della Terra, così che l’Uomo non le possa trovare. Oppure nasconderle il più lontano possibile dalla portata dell’Uomo, sempre sulla Terra, visto che potrebbero avere un effetto negativo pure su questo posto, e rischiare che comunque l’Uomo le trovi!” rispose.
“Quale è la conseguenza della prima possibilità?”
“Non lo so, non conosco gli effetti delle Sabbie sul pianeta Terra, ho avuto modo di testarli solo sugli esseri umani…” disse osservando con indifferenza le bianche unghie.
“Bene, allora le proveremmo tutte e due, nell’ordine imposto dall’Imperatrice del Tempo, la nostra Kaileena…” annunciò Mithra.
“Casomai non dovessero andare bene, le due possibilità?” chiese Anubis.
“Non siamo così pessimisti, Anubis, speriamo in bene.”
“Prevedo fallimenti, mio Signore. L’Imperatrice dovrebbe decidere cosa vuole farne davvero, sono una sua creazione!” proseguì Anubis.
“Non posso tenerle con me, questo è poco ma sicuro, rischierei di farle scatenare in questo posto senza volerlo. D’altro canto si sa: prima o poi il creato di ribella al creatore!”
“è dunque deciso, se il creatore non può assumersi la responsabilità di custodire una cosa sua, proveremo a distruggerle! Mi dispiace Kaileena, è necessario!” concluse ironico Mithra.
Kaileena gli sorrise, un sorriso enigmatico che nessuno capì cosa significasse, ma sicuramente era a conoscenza di qualcosa che nessuno sapeva. Nessuno, neppure Mithra.
L’assemblea si sciolse, tutti si ritirarono, e nella sala rimasero solo Kaileena e Anubis.
“Cosa c’è, mia cara?” disse la divinità delle tenebre raggiungendo l’Imperatrice appoggiata alla grande finestra che dava sull’esterno.
“Non si rendono conto degli errori che stanno facendo, le Sabbie del Tempo sono indistruttibili, non so neppure i come fare a levarle dalla circolazione!”
“Immaginavo una cosa del genere. Non ho mai approvato i pensieri di quello stupido Mithra. Mentre per me sei sempre stata un esempio!” disse beffardo.
Osservò le formose curve della ragazza.
“Lascia perdere Anubis! Non hai speranze: mi sono già innamorata, e non mi innamorerò mai più, specialmente di te. Non mi avrai in quella fogna, nemmeno se muori!” riferì perfida.
Per Anubis, stare al fianco dell’Imperatrice sarebbe stato impossibile, dato che non sarebbe mai morto.
La ragazza se ne andò lasciando la divinità sola nella stanza, a tramare nella sua mente diabolica un piano degno di essere definito tale.
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ecco e dopo la storia vediamo i fatti
prince of persia le sabbie del tempo


e il gioko


prince of persia spirito guerriero

 
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mr.panza
view post Posted on 20/2/2009, 19:53




ecco il gioko


prince of persia i 2 troni


ecco il gioko


prince of persia il prescelto


ecco il gioko


ecco le copertine
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http://image.com.com/gamespot/images/bigbo...19986_front.jpg

ecco le copertine
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scusate ho sbagliato
http://image.com.com/gamespot/images/bigbo...19986_front.jpg

non aprite i codici il mio pc e sballato
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ho finito,scusate per i sbagli ma e stato involontario il mio pc ha la panza qualke volta
 
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avasava i
view post Posted on 20/2/2009, 20:54




siiiiiiiiiiiiiiii ha la panza
 
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mr.panza
view post Posted on 23/2/2009, 20:56




si si vero e butta pure piriti
 
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avasava i
view post Posted on 24/2/2009, 23:18




comunque complimenti per il tuo lavoro
 
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mr.panza
view post Posted on 26/2/2009, 19:50




grazie
 
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avasava i
view post Posted on 1/3/2009, 12:36




prego
 
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mr.panza
view post Posted on 4/3/2009, 14:39




dddd
 
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avasava i
view post Posted on 11/3/2009, 22:16




siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
 
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naso4ever
view post Posted on 12/3/2009, 10:09




siiiiiiiiii vorrei subito il 4
 
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avasava i
view post Posted on 12/3/2009, 21:42




anche iooooooooooooooooooooooooooo
 
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naso4ever
view post Posted on 12/3/2009, 22:54




siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
 
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avasava i
view post Posted on 12/3/2009, 23:01




lo vorrei comprare per il pc, ma il mio pc fa schifo
 
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naso4ever
view post Posted on 13/3/2009, 13:39




io invece vorrei la ps3
 
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mr.panza
view post Posted on 15/3/2009, 13:42




io pure
 
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38 replies since 20/2/2009, 17:53   228 views
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